Mauro Angiargiu è un artista sardo che, iniziato dai fratelli, ha dipinto fin da bambino. Ha frequentato il Liceo Classico mentre continuava a disegnare e a dipingere su qualunque superficie gli permettesse di farlo, cercando di emulare le opere dei grandi maestri che vedeva sui libri di arte. Agli inizi degli anni ’80, mentre si trovava in Germania per lavoro espose i suoi quadri allo Staedtisches Buergerzentrum, elegante locale di Wiesbaden. Da allora sono state frequenti le mostre personali e collettive alle quali ha partecipato.

L’artista è capace di sorprendere con tecniche diverse, dal trompe-l’oil, tecnica con cui ritrae temi che spaziano dal sacro fino alle tematiche più svariate, oltre alle tecniche di grafica e ritrattistica. Le sue opere sono realizzate grazie all’unione fra uno stile realistico con il filone surrealista (attraverso la comparsa di elementi simbolici) rappresentando con una tecnica ammirevole, i paesaggi della sua terra.

Numerose le sue mostre, dalla prima nel nord Sardegna, alle esposizioni in Germania negli anni ottanta a Wiesbaden e a Mainz, ancora a New York presso lo Javits Convention Center, oltre alle assai numerose nel cagliaritano e nel nuorese, dove sono presenti molti dei suoi murales da quello di Loceri, il più grande dell’isola, Tortolì, Aritzo, Villanova Strisaili. Due suoi murales sono presenti infine in Germania, a Rudesheim e nella già citata Wiesbaden.