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Il Progetto
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Liliana Cano
Nata in Friuli da genitori sardi, il padre era ingegnere e la madre maestra e pittrice, visse i primi anni di vita seguendo la famiglia in vari spostamenti in tutta l’Italia continentale.
Nipote dello scultore Attilio Nigra, ereditò dalla madre la passione per l’arte e studiò a Torino, all’Accademia Albertina.
Giunse a Sassari a vent’anni, quando i suoi vi ritornarono alla fine della guerra. Subito iniziò ad insegnare disegno ed entrò in contatto con alcuni dei più importanti artisti sardi, partecipando ad una mostra collettiva nel 1950. Nello stesso anno nacque il figlio Igino Panzino, in seguito divenuto egli stesso un affermato artista.
Solo nel 1959 espose i suoi lavori in una mostra personale a Sassari e solo nei primi anni settanta lasciò la Sardegna per esporre in diverse città del continente e soprattutto a Roma. Cominciò allora a raccogliere premi e riconoscimenti anche fuori d’Italia. Nel 1978 andò a vivere all’estero, prima in Spagna, a Barcellona, e poi, per diciotto anni, in Francia, stabilendosi, via via, in diverse città della Provenza.
Rientrata in Sardegna nel 1996, continua a lavorare con passione[7] e a produrre le sue opere[8], spesso di grande formato.
Ha vinto numerosi Premi e riconoscimenti
1944 – Padova, “Concorso artisti veneti”, 1º premio.
1963 – Iglesias, “Biennale d’arte”, 1º premio.
1965 – Peschiera del Garda, Estemporanea d’Arte, 1º premio per il paesaggio.
1972 – Treviso, Premio “Ritratto”, 2º premio.
1976 – Genova, Premio “Phoemina”, 1º premio.
1977 – Parigi, Salon de l’Etoile d’or de Lila, 1º premio; “Premio Sausset Les Pins”, medaglia d’oro, 1º e 2º premio.
1978 – Cagliari, Premio Speciale del Presidente della Repubblica Italiana.
1979 – Parigi, Grand Palais, “Les artistes francaises”, menzione d’onore.
1982 – Cannes, “XVIII Grand Prix International de peinture de la Cote d’Azur”, menzione d’onore.
1983 – Evian Chambery, “Premio Le Pont des Arts”, 1º premio.
2006 – Sassari, “Candeliere D’Oro”, premio speciale della Città.
Mostre e opere notevoli[9]
Interno della chiesa parrocchiale di Santa Teresa Gallura con opere di Liliana Cano.
Interno della chiesa parrocchiale di Budoni con opere di Liliana Cano.
(fonte Wikipedia)